Il fiato si fa grosso. E il freddo congela le mani e i piedi. Jimena ha 29 anni e il figlio di quattro ansima dietro a lei. In salita. Salgono verso il campo di famiglia dove aspettano le vacche. Una decina di capi da mungere. Il peso della famiglia lo ha lei. Mentre sale si è già messa a lavorare a ferri. Non ha un solo minuto da perdere. Passo dopo passo sta facendo un maglione di lana. L'economia della famiglia è quasi tutta sulle sue spalle. Spalle forti, come quelle di tutte le donne di qui, di questo sperduto agglomerato delle Ande ecuadoriane: Salinas de Guaranda. Ora finalmente albeggia. Fra poco uscirà il sole e il sentiero sembrerà meno duro. Jimena si è svegliata alle 4,30, come ogni mattina. Ha preparato la colazione: la solita zuppa di patate. Quando i bambini si svegliano nel buio della notte sono come pulcini appena usciti dal nido. Al canto del gallo, con il raglio degli asini che fanno da coro, parte per mungere le vacche. Tornerà a casa dopo che avrà portato a spalle i due pesanti bidoni del latte fino al caseificio di Salinas. Qui si produce il formaggio da vendere alla “tienda solidaria”, il negozio della cooperativa il “Salinerito”, un marchio divenuto famoso in tutto l'Ecuador. Inizia così la giornata di Jimena, e così è quella di molte altre donne. “Mi ritengo fortunata, viviamo con poco ma stiamo meglio di molti altri villaggi delle Ande. Sappiamo che non ci sfruttano e che non ci imbrogliano”, commenta Jimena. Il latte le viene pagato a un prezzo equo e grazie alle rete del commercio solidale, i suoi maglioni si vendono in Europa. In Italia si trovano nelle botteghe del circuito della cooperativa Pace e Sviluppo. Ma se per Jimena ora è così, lo si deve all'azione di un gruppo di missionari salesiani e all'operato di un vescovo, monsignor Candido Rada. Tutto è cominciato nel 1972 sulla scorta del Concilio Ecumenico. Oggi il comune di Salinas è uno dei esempi più riusciti di economia solidale e comunitaria dell'Ecuador ed è portato ad esempio in tutta l'America Latina. Agli sforzi dei missionari si è aggiunta l'azione dei volontari italiani, soprattutto quelli dell'Operazione Mato Grosso. Molti giovani hanno prestato gratuitamente il loro lavoro per aiutare la popolazione ad uscire dalla povertà e dalla miseria. Instancabile animatore è padre Antonio Polo. Il video si concentra sulle attività delle comunità femminili degli altipiani.